Edicola: L’inimitabile Muhammad Ali Il più grande sul ring e fuori su Corriere della Sera dell' 11/10/2020 pag. 45
12 Ottobre 2020

L’inimitabile Muhammad Ali Il più grande sul ring e fuori
 

I capitoli sono otto, come le otto riprese che furono necessarie ad Ali per battere George Foreman nel match più importante della sua carriera, e forse della storia della boxe. Ma a differenza di una sfida del ring, sempre più sfiancante e sincopata con il passare dei minuti, il libro «Muhammad Ali. Il guerriero che sapeva volare» di Massimo Cecchini (Diarkos, 294 pagine, 18 euro) sale di tono e di ritmo, pagina dopo pagina. Merito di un respiro ampio (come le conoscenze dell’autore, giornalista della Gazzetta dello sport) che parte ovviamente dal ring per raccontare in modo appassionato tutto quello che c’è attorno, che per nessun personaggio nella storia dello sport è mai stato così denso di significati, di avvenimenti, di speranze. Negli Stati Uniti, ma ovviamente anche al di qua dell’Oceano. «Perché erano anni della nostra vita in cui abbiamo sperato e sognato, senza pentircene neppure per un momento», scrive l’autore nell’ultimo atto del libro, dopo le otto riprese. Una riflessione intima eppure globale, della stessa pasta di cui è fatto tutto il libro, che non è l’ennesimo libro sullo sportivo forse più importante di sempre, ma è una voce nuova: certe figure, come ad esempio Fausto Coppi che ha una bibliografia di oltre duecento testi a lui dedicati, non finiscono mai di affascinare e stupire. Perché caratterizzano un’epoca, diventano tutt’uno con essa e lasciano il segno. Molto più di quanto possa fare un semplice pugno.

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