Chanel N° 5, il mito compie 100 anni su My Note Style
5 Maggio 2021

“Un profumo da donna che sappia di donna. Nessun olezzo di rosa o mughetto, ma qualcosa di elaborato, che resti addosso”

A questo pensava Cocò Chanel quando decise di lanciare il suo primo profumo, un’essenza che si distinguesse, qualcosa di assolutamente diverso, folgorante. L’ispirazione di partenza, pare fosse “l’odore della pelle delle mani di sua madre, lavandaia della Provenza”.

Tutto ciò succedeva nel 1920 e l’interlocutore a cui rivolse questa sua richiesta, non era altro che Ernest Beaux, uno dei più importanti “nasi“, del momento, in un incontro che avvenne mentre era in vacanza in Costa Azzurra.

Perfezionista come la celebre stilista, Beaux, professione chimico, era cresciuto a San Pietroburgo, dove il padre lavorava per gli zar, e sarà il creatore di quello che diventerà il profumo icona per eccellenza: Chanel N° 5.

La fragranza ambrata, lanciata da mademoiselle Cocò il 5 maggio 1921, compie 100 anni e, ancora oggi, è tra i profumi più venduti al mondo, l’unico ad aver attraversato il secolo senza mai perdere un afflato della sua allure e anzi restando sempre moderno, attuale.

Ma come nacque l’idea di creare un profumo? Sembra che a suggerirle l’idea sia stata Misia Sert, regina dei salotti parigini, alla quale Gabrielle doveva molto e alla quale fu molto legata, ma è nell’estate del 1920, quando il granduca Dimitri Pavlovich le presenta Beaux, tra l’altro uno dei primi chimici a utilizzare aldeidi e profumi di sintesi, che il progetto potè realizzarsi.

Il chimico lavorò per lei su un bouquet a base di muschio e gelsomino, che al tempo evocavano provocatoriamente la sensualità di cortigiane e prostitute, realizzando due serie di campioni numerati da uno a cinque e da venti e ventiquattro, anche questa una piccola rivoluzione, perché fino a quel momento si erano lanciati solo profumi a un’unica essenza.

La scelta di Mademoiselle cadde sulla boccetta numero cinque, casualmente il suo numero fortunato. E a cavalcare sorte e scaramanzia, decise di lanciarlo proprio il 5 del quinto mese dell’anno nel corso della sua nuova collezione, chiamandolo semplicemente Chanel N° 5: il primo profumo nella storia a portare il nome della sua creatrice.

Non furono però questi gli unici primati. Cocò infatti, seguì quella che oggi chiameremmo una strategia di marketing: non lo mise in vendita, ma lo omaggiò alle clienti più facoltose, così da farlo diventare un vero e proprio oggetto del desiderio, col risultato che, prima ancora di debuttate nella boutique al 31 di rue Cambon, le signore più chic dell’alta società parigina facevano a gara per averlo.

Questa essenza senza fronzoli, volitiva, indipendente, per nulla fragile e tanto desiderata aveva però bisogno anche di un contenitore all’altezza. Creò quindi una boccetta in vetro o cristallo quasi minimalista (come la sua idea di eleganza fatta molto più del togliere che aggiungere), geometrica e razionale (come le correnti artistiche del tempo).

E con essa arrivò anche l’esigenza di un marchio: la celebre doppia C che da quel momento rese iconico tutta ciò che Cocò firmava. Il resto è storia, dalla nascita nel 1924 della nuova Societè des parfums Chanel, alle foto dei soldati americani in fila per ore a Parigi pur di riportare a casa almeno un flaconcino dell’eleganza e del lusso europeo.

E poi le serigrafie di Andy Warhol, Ads: Chanel, ispirate alle pubblicità del profumo, ma soprattutto le molte bellissime dive che, fotografate o dirette da grandi maestri da Ridley Scott a Baz Luhrmann, in un secolo hanno prestato il loro volto a quella fragranza unica e senza tempo.

La testimonial che maggiormente rese celebre questo profumo, fu sicuramente Marilyn Monroe, quando in un’intervista del 1952 candidamente rispose: “Cosa indosso a letto? Che domande, Chanel N° 5, ovviamente“, a cui in anni più recenti si sono uniti star come Nicole Kidman, Catherine Deneuve, Marion Cotillard, Carole Bouquet, Audrey Tautou, Lily-Rose Depp e, a sorpresa, anche un uomo, Brad Pitt.

E per approfondire l’affascinante storia di Cocò Chanel e la creazione della sua fragranza, trovate due volumi freschi di uscita, che ne ricostruiscono nascita e successo: “Cocò Chanel. Unica e insostituibile”, biografia ricca di approfondimenti della giornalista Roberta Damiata (ed. Diarkos, pp. 104 – 18,00 euro) e “Chanel N° 5. Il profumo del secolo”, con fotografie e illustrazioni, in uscita in quattro edizioni internazionali (italiano, inglese, francese e tedesco) firmato da Chiara Pasqualetti Johnson (ed. White Star, pp.64 – 14,90).

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