A libro Aperto Books recensisce "Il mediano di Mauthausen" di Francesco Veltri
16 Giugno 2021

Ogni bambino che corre con un #pallone tra i piedi sogna, almeno una volta nella sua vita, di calcare i campi di serie A, osannato tra ali di folla e spalti gremiti.
Quel sogno aveva forse solleticato anche il giovane Vittorio Staccione, scoperto a giocare in un campetto sterrato alla periferia di Torino.
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L'approdo alle giovanili granata, l'esordio in prima squadra, il campionato vinto: tutto farebbe pensare ad una vita agiata e piena di successi.
Ma gli anni sono, purtroppo, quelli del #fascismo e Vittorio, umile e di animo sincero, non riesce ad accettare quelle limitazioni sempre più opprimenti delle #libertà individuali e collettive.
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La vicinanza al mondo operaio e i contatti con esponenti della clandestinità politica di #sinistra condizionano inevitabilmente il suo destino, segnato per di più da eventi tragici.
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In pochi mesi, Vittorio passa dal paradiso del calcio professionistico all'inferno delle realtà più atroce, sorvegliato e braccato dai continui controlli del regime e sconvolto dai traumi della vita, che ben poco gli ha regalato.
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Francesco Veltri ci restituisce l'immagine nitida dell'uomo, prima che del calciatore, che con la sua semplicità non si è mai piegato alla fama pur di tradire i suoi ideali.

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