La storia dei vigili del fuoco. Come si diventa eroi di Matteo Serra recensito su La voce e il Tempo n. 29
15 Luglio 2021

I vigili del fuoco: impegno e generosità

«La storia dei vigili del fuoco. Come si
diventa eroi»(Diarkos) è un libro scritto
con il cuore: un’opera che il giornalista
Mattea Serra ha dedicato ai vigili del
fuoco. È un volume che unisce la
ricostruzione storica alle memorie recenti
raccolte tra persone straordinarie, ogni
giorno impegnate su più fronti e spesso
protagonisti di azioni eroiche, che quasi
mai hanno eco meritata, poiché per
questa gente il rischio e la lotta per salvare
gli altri sono normalità. Fatti e imprese
che invece meriterebbero di essere ricordati
e conosciuti dall’uomo della strada,
sempre pronto a chiedere il loro aiuto,
però mai a ringraziarli come meriterebbero.
Anzi, li chiama ancora pompieri,
secondo una koinè, abusata che ricorda
un po’ il contrasto eschimese-inuit.
Qualcuno ha detto che la storia dei vigili
del fuoco è antica come il fuoco, vero in
parte, poiché il lavoro di queste persone
si apre a molteplici specializzazioni, con
un ventaglio di attività praticamente illimitato.
Presenti sempre per intervenire
quando gli elementi della natura hanno
il sopravvento, negli incidenti di ogni
genere, nelle guerre, ma anche nei fatti
minimi, quotidiani, come, per esempio,
salvare un gatto incapace di scendere da
un tetto sul quale si era rifugiato.
L’antica Roma è legata alla storia degli
incendi con Nerone - per i ben noti eventi
- ma soprattutto con Augusto che con due
riforme, una del 26 e l’altra del 6 avanti
Cristo, diede a Roma una vera e propria
difesa contro il fuoco, con criteri organizzativi
e funzionali di notevole interesse
tecnico. Con queste due riforme Roma
ebbe, infatti, un corpo speciale di guardie
notturne sotto il comando di un Prefectus
Vigilum. Ogni epoca storica ha cercato
di strutturare un sistema di difesa contro
gli incendi, che in passato erano molto
frequenti e devastanti, anche in ragione
di un’urbanistica atta a favorire la trasmissione
del fuoco, così come dei parassiti e
delle epidemie.
La storia dei vigili del fuoco è intessuta di
impegno civile e di generosità: dal tempo
dei brentatori, cioè coloro che trasportavano
il vino con la brenta caricata sulle
spalle. La brenta era una specie di gerla
fatta con doghe di legno aperta in alto e
corrispondeva a circa 50 litri. In caso di
incendio i brentatori formavano una catena
umana per il trasporto dell’acqua. Il
libro di Serra propone un’ampia rassegna
di vicende personali accomunate da un
forte senso di coraggio e spirito di abnegazione:
come quella di Carlo Galimberti,
il pompiere-atleta che vinse tre medaglie
olimpiche tra il 1924 e il 1936, di Clarence
Singleton, vigile del fuoco in pensione che
rivestì la divisa per prestare soccorso nei
momenti drammatici dell’attentato alle
Torri Gemelle, del comandante Malagamba
e dell’ingegnere Elia che alla testa di
diverse spedizioni all’estero sono riusciti a
esportare una concezione di italianità non
solo legata ai classici stereotipi, ma anche a
valori profondi e radicati.
Massimo CENTINI
Il libro
M. Serra
La storia dei vigili del fuoco.
Come si diventa eroi
Diarkos, pp. 320, euro 18