MANESKIN DI PATRIZIA DE ROSSI - Recensione di Babele Letteraria
14 Marzo 2022

Nel 2017 i Maneskin, un gruppo musicale i cui quattro membri - Victoria, Damiano, Thomas ed Ethan - sono giovanissimi, riescono a superare le selezioni di X Factor e ad entrare nella squadra di Manuel Agnelli.

I quattro ragazzi romani, neanche maggiorenni e conosciutisi sui banchi di scuola, arrivano in finale ma non vincono, scalzati dal primo posto dal tenore siciliano Lorenzo Licitra, ma saranno a tutti gli effetti i vincitori orali di questa edizione.

Da quel momento inizia la loro ascesa verso il successo e le esibizioni il sabato pomeriggio per le strade di Roma diventeranno solo un ricordo. In pochi anni questi ragazzi sono riusciti ad ascendere nell'Olimpo non solo del rock italiano ma di quello mondiale, consacrati addirittura da Mick Jagger. Hanno vinto tutto, da Sanremo all'Eurovision Song, agli MTV Ema. Ma hanno vinto soprattutto nella vita, dimostrando che con il duro lavoro, la disciplina e il talento si può arrivare in alto. Ma hanno rotto gli schemi, soprattutto sottolineando che la propria immagine che si mostra sul palco non corrisponde necessariamente alla realtà; che si può essere rocker senza dover dedicare la propria vita alla droga e che le parole hanno un peso.

Patrizia De Rossi in questa fenomenologia dei Maneskin edita da Diarkos ci racconta in modo dettagliato l'ascesa di questi giovani romani, orgoglio italiano nel mondo.

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