Pugili, corridore e atleti «in versi». Cosa leggere per Natale se si ama lo sport
19 Dicembre 2022
Quattro titoli che raccontano storie di campioni e di emancipazione attraverso l’attività sportiva. Ma anche aspetti da combattere come il ricorso al doping
...Abbiamo iniziato con gli «atleti» ossia i lottatori, non possiamo che chiudere con i pugili raccontati ne Le leggende della boxe (Diarkos) da Fausto Narducci uno studioso che sa cogliere gli aspetti di ibridazione col cinema, cita i film più volte premiati con gli Oscar, ed anche con la letteratura tanto da parlare non di noble art ma di nobel art perché praticata anche dal Nobel Hemingway: sfidò sul ring lo scrittore Callaghan in un match tutto letterario agli ordini di Scott Fitzgerald. Anche Bob Dylan, altro premiato dall’Accademia di Stoccolma, ha scritto un brano Hurricane dedicato al pugile ingiustamente accusato di omicidio. Ma come da sottotitolo Narducci indica che a ibridarsi sono «le storie dentro e fuori il ring» tanto che la loro vita diventa arte. A confermarlo è la prima testimonianza sulla boxe risalente al terzo millennio a.C., una scultura dei Sumeri che mostra una rudimentale forma di pugilato, successivamente una scultura dell’ antico Egitto, 1300 circa a.C. che raffigura due tebani sfidarsi in un incontro di pugilato con una folla attorno. Il legame con l’arte della boxe si è consolidato fino ai giorni nostri, con un pittore ex pugile Omar Hassan che prende proprio a pugni la tela in performance «Breaking through» fatte nella sua galleria londinese. Nello spazio di tempo di un round realizza i quadri, peraltro molto quotati sul mercato, boxando: intinge i guantoni nella pittura e prende forma il quadro dipinto a pugni. E che la boxe sia il solo sport a ibridarsi fuori dal quadrato del ring con un museo all’interno del riquadro di un dipinto ci ha pensato il Metropolitan Museum di New York esponendo un’opera del pittore americano dello scorso secolo George Bellows. Nel suo dipinto Stag at Sharkey’s (1909) racconta un match componendo i due pugili in forma piramidale, quasi una scultura classica per nobilitare tutto lo sport.
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