La storia della Ducati- Recensione al libro di Alessandro Ruta a cura di Massimo Brizzi, della Gazzetta dello sport
20 Dicembre 2022

La storia della Ducati intrecciata a quella dell’Italia, della sua industria e delle conquiste tecnologiche che la Casa di Borgo Panigale ha saputo trasferire dalla vita di tutti i giorni alla pista. Il 2022 da favola della rossa è l’occasione per rinverdire l’epopea della Ducati: dalle origini del suo fondatore, Antonio Cavalieri Ducati, la prima pietra della sua fabbrica, l’affermazione nel settore delle telecomunicazioni che l’ha resa grande, ma a tratti pure ‘scomoda’ nel periodo bellico, fino alla crisi, la resurrezione e l’esplosione di un impero su scala mondiale, ma con solide e orgogliose radici emiliane. C’è un filo che lega Borgo Panigale a Eindhoven e ai capitoni di Comacchio; i condensatori della Società Scientifica Radio Brevetti Ducati al motore Desmodromico; il Cucciolo alla GP22; l’ingegner Fabio Taglioni a Gigi dall’Igna; persino Nilla Pizzi a Pecco Bagnaia. Come in un romanzo, la storia di un mito italiano è tratteggiata con minuziose ricostruzioni, condite con la tecnica dei modelli storici, la rievocazione delle vittorie e il profilo dei campioni che l’hanno reso grande. Un racconto, dinamico e interessante, per capire quale senso di appartenenza pervada chiunque varchi e abbia varcato i cancelli di Borgo Panigale.