"Occorre trovare un complotto cosmico" - Il Giornale.it
27 Dicembre 2022

Secondo lo studioso del complottismo americano Michael Barkun, la penetrazione nella cultura di massa della moderna idea del Nuovo ordine mondiale – ossia di una vasta cospirazione di potenti impegnati a tessere nell’ombra i destini del mondo – non si deve tanto all’opera di Pat Robertson e degli altri autori del filone apocalittico-complottista, ma a una sottocultura anch’essa tipicamente americana ma dotata di una straordinaria capacità di influenza sull’immaginario collettivo: quella ufologica. Pensiamo a un film iconico come Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977). Steven Spielberg, che al tema degli extraterrestri avrebbe successivamente dedicato anche un altro film come E.T. l’extraterrestre (1982), se n’era infatuato leggendo un libro di J. Allen Hynek, astronomo a lungo consulente dei gruppi d’indagine ufficiali sul fenomeno degli oggetti volanti non identificati (Ufo, Unidentified Flying Objects), The Ufo Experience: A Scientific Inquiry (1972), nel quale lo studioso introduceva la scala dei contatti utilizzata da Spielberg per dare il titolo al film: un incontro ravvicinato del terzo tipo indica non solo l’avvistamento di un Ufo (primo tipo) o un’osservazione degli effetti fisici tangibili da esso prodotti (secondo tipo), ma anche il contatto visivo con esseri animati connessi all’oggetto volante.

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