La nuova via della seta e il porto di Ancona su civetta.tv
7 Ottobre 2019

Tutte le strade porteranno a Pechino? Come diceva Mao il “vento dell’Est” prevale su quello dell’Ovest? Forse. Dopotutto da sempre la storica via della seta ha collegato, attraverso molteplici arterie terrestri e marittime, l’Impero cinese con il Mediterraneo, attraversando regni ed imperi. C’è chi sostiene che è stata una sorta di prima “globalizzazione”, economica e culturale al contempo.

Diego Angelo Bertozzi, l’autore del saggio “La nuova Via della Seta“, in libreria pubblicato dalla casa editrice Diarkos, nella collana Economie (pp.400, euro 19)  spiega radici, conseguenze e importanza.

Spiega il progetto strategico lanciato dal presidente cinese Xi Jinping nel 2013 ed oggi conosciuto come “Belt and Road Initiative”.  Il progetto più importante ideato dalla Cina popolare, destinato, a segnare una svolta epocale negli equilibri mondiali. Tanto da essere considerato da taluni come il più ambizioso della storia o addirittura una sorta di piano Marshall in variante cinese per sviluppare infrastrutture in Asia e lungo tutta la massa continentale euroasiatica (ma non solo).

images (3)Alcuni lo guardano con sospetto e preoccupazione in Occidente, come  una vera e propria sfida egemonica ma altri anche come un progetto in grado di riscrivere le regole generali e a modificare gli sviluppi del processo impetuoso della globalizzazione, dando maggiore peso alle richieste e alle esigenze dei Paesi in via di sviluppo, ancora impegnati nella lotta contro la povertà.

Situata in mezzo al Mediterraneo, vale a dire il terminale occidentale della Via marittima della seta del XXI secolo, l’Italia, grazie ai suoi porti e alle sue ferrovie, è considerata dai leader cinesi una risorsa fondamentale per la realizzazione complessiva della Belt and Road e il successo dei collegamenti con l’Europa centrale, orientale e settentrionale.

download (18)“L’Italia rappresenta nel Mediterraneo un partner ideale per la Nuova via della seta, beneficiando dal punto di vista geografico di una posizione strategica, ideale tanto per la distribuzione di merci asiatiche quanto per l’invio di prodotti europei destinati al resto del mondo”, spiega l’autore, che da tempo si occupa della storia e dei più recenti sviluppi della Cina, collaborando anche con il Centro Europa Ricerca di Roma alla realizzazione del rapporto “La Nuova via della Seta: impatto sugli scambi internazionali e opportunità per l’Italia” (4/2018).

Il libro racconta l’origine, i progetti e gli sviluppi di una iniziativa in perenne mutazione e dai confini poco definiti, con speciale riferimento anche all’Italia (nel 2019 entrata tra i Paesi che vi aderiscono ufficialmente), significa seguire le traiettorie di una Cina divenuta ormai potenza globale. Traiettorie dove c’è  il porto di Ancona. Perché non farlo presente?

download (19)Diego Angelo Bertozzi (Brescia, 1973), laureato in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Milano, collabora con diversi siti e riviste specializzate in relazioni internazionali.
Ha pubblicato “La Cina da impero a nazione” ed è coautore dei volumi “Marx in Cina. Appunti sulla Repubblica popolare cinese oggi”, “Il risveglio del Drago. Politiche e strategie della rinascita cinese” e “La Cina della Nuova era” (uscito all’inizio del 2019). Ha scritto i volumi “Cina. Da sabbia informe a potenza globale” e “La Belt and Road Initiative. La nuova via della seta e la Cina globale”

La redazione di Civetta.tv

Per approfondire

https://www.corriereasia.com/notizie/la-nuova-via-della-seta-tra-politica-e-finanza-globale

 

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