GD - Roma, 9 apr. 23 - L’infaticabile opera di divulgazione storica dell’amb. Domenico Vecchioni continua con l’uscita del suo ultimo libro intitolato «Lo sbarco in Normandia. D-Day. Il giorno più lungo», edito da Diarkos nella collana Storie. Un nuovo importante capitolo di storia recente che Vecchioni presenta attraverso gli uomini, gli eventi e i retroscena, con stile chiaro e di facile lettura, come sempre nei suoi scritti.
Ecco la scheda descrittiva dell'editore: «Nel 1944 l’apertura del tanto atteso “fronte occidentale” era ritenuta indispensabile per allentare la pressione nazista all’Est e per avviare la liberazione dell’Europa. Fu la grande operazione Overlord, che iniziò con lo sbarco in Normandia, la più ampia e complessa iniziativa aeronavale di tutti i tempi. Niente, tuttavia, era scontato. Gli Alleati dovevano superare il Vallo atlantico, la fortificazione tedesca delle coste nordoccidentali considerata invalicabile. Il successo dell’operazione dipese soprattutto da tre fattori principali: la perfetta intesa geo-strategico-militare tra i Paesi partecipanti, lo stupefacente contributo offerto dai servizi segreti britannici e l’accurata, meticolosa preparazione militare, caratterizzata anche da esercitazioni su scala reale. Se lo sbarco non fosse riuscito, la guerra sarebbe durata ancora a lungo, e Hitler avrebbe avuto più tempo per realizzare armi di distruzione di massa, con conseguenze davvero imprevedibili. Il 6 giugno 1944 figura di conseguenza a buon titolo tra le date che hanno cambiato il corso degli eventi. Fu sulle spiagge normanne che, nel “giorno più lungo”, la storia decise di seguire la democrazia e la libertà, voltando le spalle all’oppressione e alla dittatura».
Domenico Vecchioni, dopo la laurea in Scienze Politiche, intraprende la carriera diplomatica. Presta servizio a Le Havre (consolato), a Buenos Aires (ambasciata) e a Bruxelles (NATO). In seguito ricopre diversi incarichi alla Farnesina. Console generale d’Italia a Nizza e a Madrid, è quindi Vice rappresentante permanente al Consiglio d’Europa (Strasburgo). Dal 2005 al 2009 ricopre l’incarico di Ambasciatore d’Italia a Cuba.