Storie Maledette Del Calcio - Recensione di Bibliocalcio
31 Maggio 2023

Combinando la bravura del cronista alla sensibilità del giornalista appassionato Roberto Maida ripercorre e analizza l’esistenza di calciatori interrottasi improvvisamente per cause più o meno note, coinvolgendo il lettore per mezzo di una prosa tanto attenta ai particolari quanto fine nell’espressione di sentimenti forti e spontanei.

Per tutte le storie proposte l’autore crea il giusto preambolo e la corretta contestualizzazione per poi entrare nel dettaglio di storie “scomode” e tremende per il loro epilogo, riuscendo a esplicare al meglio le, talvolta solo presunte, cause e le conseguenze, utilizzando uno spirito critico che lo porta a crearsi una propria opinione, riconoscendo la plausibilità di certe ricostruzioni e confutandone anche con costrutto e pertinenza. E’ possibile affermare come sia davvero un indagine a 360 gradi che, volontariamente, si distacca da altri focus sull’argomento e sulle singole storie, facendosi apprezzare per la maniera con la quale vengono raccontate e per la profondità concettuale e morale.

Maida dimostra una grandissima conoscenza dei temi trattati riuscendo a dare un ordine cronologico agli eventi di ciascun sfortunato protagonista, permettendo al lettore di erudirsi su particolari ed episodi poco acclarati, portando ad avere una visione e, perché no, un’opinione differente di quanto successo.

La sensibilità dimostrata nel raccontare di storie aspre e terribili non va confuso con uno strumentale ed inutile sentimentalismo velato di qualunquismo, dal momento che ogni parola usata è affine a rendere la vita raccontata e gli episodi in essa contenuti ancora più significativa, fornendo in questo modo un ritratto sentito e veritiero di quelli che sono i tristi protagonisti. Il grande lavoro di ricerca e di raccolta delle dichiarazioni dei soggetti raccontati e delle persone a loro vicine completa il tutto, permettendo di ritenere il libro davvero completo e per questo un’esperienza sentita.

Le storie sono tra loro diverse e non necessariamente paragonabili, a parte qualche dettaglio, ma sono accumunate da un fato cattivo e da un alone misterioso permanenti nelle pagine del libro, anche in quei contesti dove molto si deve all’autodistruzione o agli errori altrui e meno alla sfortuna.

Volontariamente non voglio svelare i nomi dei personaggi raccontati da Roberto Maida, perché voi proporre al potenziale lettore di scoprirli capitolo dopo capitolo, per meglio adeguarsi allo spirito del libro e meglio viverlo, come un insieme coeso di storie davvero maledette, che attraverso le parole dell’autore trovano sfogo ed un punto di vista fermo, spontaneo e condivisibile. Cito solamente la parte finale del libro, dove vengono proposti importanti ed interessanti ragionamenti sulla SLA e sulla sua forte incidenza nel mondo del calcio; quest’ultimo rapporto è confermato attraverso i vari casi verificatesi, portando all’attenzione tanti particolari utili e non scontati.

Un merito ulteriore di Maida è quello di trattare allo stesso modo le vite più famose ed in fatti più acclarati allo stesso modo di quelle meno conosciute e, ahimè, finite nel dimenticatoio, brillando per lo spirito d’inchiesta e per la capacità di interpretarne anche i sentimenti e gli stadi d’animo, facendo risaltare in questo modo la suddetta sensibilità esibita nella maniera più “sana” possibile.

Maida scrive e ragiona con cognizione di causa e con delicatezza su situazioni che in pochi vorrebbero raccontare, abbinando cronaca e prosa in maniera davvero invidiabile, rendendo l’esperienza davvero formativa, pur nella drammaticità degli epiloghi di storie che per tanti motivi sono davvero maledette.

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