Doppia intervista di Paolo Vezzani autore di "Sempre avanti mai indietro" e Max Temporali per UrbanPost.it
12 Luglio 2020

“Il mio viaggio spero che diventi spunto per nuove imprese”: intervista a Paolo Vezzani e a Max Temporali

Intervista scritta da Andrea Cangiotti, coautrice del libro insieme a Paolo Vezzani.

La nostra doppia intervista a Paolo Vezzani e Max Temporali è un’occasione per parlare insieme di disabilità e di sport, per far comprendere a tutti che le avversità si possono superare con il coraggio e la voglia di vivere.

Paolo Vezzani è un malato di tumore che ha saputo prendere a schiaffi la vita. Dopo aver subito due operazioni chirurgiche, senza più la gamba destra, ha deciso di lasciare il segno compiendo un viaggio unico nel suo genere. Avrebbe percorso 500 chilometri su strada su una semplice carrozzina, avrebbe attraversato mezza Italia affrontando caldo, pioggia e neve. Avrebbe fatto tutto questo, riuscendoci!

1) Come hai scoperto la tua malattia?

“L’ho scoperta una mattina cadendo dal letto. Non riuscivo a stare in piedi, e avevo un forte dolore al linguine”.

2) Che tipi di operazioni chirurgiche hai dovuto affrontare?

“La prima operazione si è svolta l’8 aprile 2015 tramite ricostruzione di mezzo bacino. La seconda operazione si è svolta il 1° giugno 2016, mi hanno asportato tutta la gamba destra a causa di una recidiva. Per fortuna il tumore non era mutato. Cosa rara, ma che può succedere. Ricordo le parole del Dott. Costa in merito alle date delle mie operazioni: l’8 rappresenta l’infinito e lui già mi aveva anticipato che, per me, purtroppo, non era finita lì. Il numero 1 rappresenta la fine, ed infatti da allora non sono più tornato sotto i ferri”.

I dettagli della mia impresa li potete trovare nella mia biografia. L’impresa l’ho pianificata in un anno. Avrei viaggiato in carrozzina e ruota servo-assistita. Ricordo le parole di Genesio: “Se fossi stato un pilota avresti vinto tanti Mondiali, per la tua determinazione e voglia di andare avanti”. Ho impiegato molti mesi per programmare lo staff, il servizio di scorta, contattare il Consolato Italiano a Monaco, che riferì della mia impresa alle forze dell’ordine tedesche e austriache. Inoltre ero partito il giorno di Pasqua, perché avevo calcolato la carenza di traffico in strada. La mia è stata, in pratica, una solitaria a tappe da 100 chilometri al giorno”.

5) Che messaggio vuoi lanciare con il libro “Sempre avanti, mai indietro. La mia vita alternativa”? (Paolo Vezzani e Andrea Cangiotti, Diarkos, 2019)

“Il messaggio che voglio lasciare è questo: far ritrovare una carica di energia andata perduta per un dramma recentemente vissuto. Il mio viaggio spero che diventi spunto per nuove imprese. Ci tengo anche a far conoscere il mondo martoriato della disabilità. Far capire l’importanza della ricerca. Se sono ancora qui lo devo ai medici e ai progressi fatti dalla scienza. Una nota finale: io e il mio staff stiamo lavorando per un nuovo progetto da attuare nel 2022 sul tema della disabilità e della lotta al tumore”.

6) L’incidente di Alex Zanardi ci ha ricordato l’importanza della sicurezza stradale. Che consigli daresti a chi vuole intraprendere un viaggio su strada in carrozzina o handbike?

“Io parlo da disabile, e dico che chi vuole fare qualcosa in strada deve sempre mettere il casco adatto. È importantissimo perché in strada ci sono più ciclisti, più incidenti, e quindi bisogna stare più attenti. Servono alcuni accorgimenti che, di solito, non si prendono in considerazione. Inoltre bisogna capire che tipi di eventi si possano fare su strada. Infine la butto là: tentare di sfruttare gli autodromi in favore di persone disabili. Incentivare quest’idea per handbike e giovani piloti non professionisti”.

Per l'intervista completa : https://urbanpost.it/il-mio-viaggio-spero-che-diventi-spunto-per-nuove-imprese-intervista-a-paolo-vezzani-e-a-max-temporali/