Luciano Ligabue. Restart: 30 anni di musica in un libro. Un estratto su Mentelocale
3 Agosto 2020

Pubblichiamo di seguito un estratto del libro Luciano Ligabue. Restart di Patrizia De Rossi (Diarkos, 284 p. 16.00 Euro). Il libro racconta storia, carriera, riconoscimenti e premi di trent'anni di carriera. Il rocker di Correggio, secondo de Rossi, ha ridefinito il significato di fare musica in Italia. La biografia artistica che ne ripercorre il cammino, facendone emergere i lati personali meno conosciuti: le radici nella provincia emiliana, il rapporto di dedizione totale verso il suo pubblico, la grande passione per il cinema, l’impegno civile verso cui non si è mai tirato indietro, le emozioni che solo suonare sopra un palco, davanti alla sua gente, riesce a procurargli. 

Reggio Emilia - Sarebbe stato, forse, un bambino tranquillissimo se non avesse avuto il cordone ombelicale impigliato intorno alla testa al momento della nascita – che lo fece diventare cianotico – e un’operazione alle tonsille che, a cinque anni, gli provocò una sorta di pericolosa emorragia. Inconvenienti che servirono fin da subito a imprimergli sulla pelle che la vita non è facile, e che lo temprarono alle difficoltà che avrebbe dovuto affrontare. Luciano, infatti, vive in una famiglia di lavoratori, gente comune, semplice, che ha sempre faticato per ottenere qualcosa, e che insegna al figlio, fin dai primi anni di vita, che la vita è fatta di lavoro, sudore, sacrifici. Gli viene trasmesso come nessuno ti regali niente e che tutto quello vuoi o vorresti occorre guadagnarselo, giorno dopo giorno. E di questi insegnamenti Luciano fa tesoro. A scuola si prende un diploma da ragioniere perché «con quello si lavora subito», gioca a calcio nel pomeriggio e cresce col mito dell’America negli occhi e nelle orecchie. Poi c’è la musica, quella che ascolta dalle prime radio libere, e che comincerà di lì a poco a scrivere, e suonare, lui stesso. Luciano cambia lavoro continuamente, vorrebbe solo fare il dj radiofonico, ma deve guadagnarsi la pagnotta, deve portare i soldi a casa. La passione per la musica, però, comincia a farsi strada sempre più prepotente al punto da spingerlo a comporre le prime canzoni. Qualche anno prima, 18 infatti, suo padre – forse intuendone il talento – gli regala una chitarra che Luciano impara a suonare sulle note dei cantautori italiani. Le prime composizioni, più che brani, sono tentativi acerbi e a tratti goffi di riprodurre quel che sente alla radio. Luciano è il primo che si rende conto che quelle prime note e parole tirate giù alla meno peggio non hanno la dignità di canzone e quindi le tiene per sé. In particolare c’è un pezzo, Cento lampioni, che Luciano ricorda come il primissimo della sua intera carriera: «Era un brano molto naïf, in cui raccontavo di una prostituta, una cosa abbastanza brutta. In realtà scrivevo canzoni ma non avevo il coraggio, poi, di farle ascoltare a nessuno». Però non demorde, continua ad ascoltare e fare musica, continua ad andare ai concerti. A Correggio, nonostante i ventimila residenti, passano i grandi del rock, da Bob Dylan a Patti Smith, da Jeff Buckley a Neil Young. Ogni tanto lavora come fonico o come promoter di artisti meno noti. L’unico che a un certo punto riesce ad ascoltare le canzoni di Luciano è Claudio Maioli, conosciuto in una delle tante radio libere di quegli anni, che grazie al suo «innato ottimismo e alla sua faccia tosta» (parole di Luciano) diventerà di lì a breve il suo manager.


Patrizia De Rossi è nata a Roma dove vive e lavora come giornalista, autrice e conduttrice di programmi radiofonici. Laureata in Letteratura Nord-Americana con la tesi La Poesia di Bruce Springsteen (prima in Italia dedicata all'artista del New Jersey), nel 2014 ha pubblicato Bruce Springsteen e le donne. She’s the one (Imprimatur Editore), un libro sulle figure femminili nelle canzoni del Boss e su come queste siano cambiate nel corso degli anni, rimanendo sempre una costante imprescindibile e fondamentale. Ad Aprile 2018 ha partecipato al convegno internazionale Bruce Springsteen's Darkness on the Edge of Town: An International Symposium, tenutosi alla Monmouth University di West Long Branch, NJ.
Ha lavorato a Rai Stereo Notte, Radio M100, Radio Città Futura, Enel Radio. Tra i libri pubblicati due su Luciano Ligabue: Certe notti sogno Elvis (1995) primo in assoluto sul rocker emiliano, con prefazione dello stesso, edito dalla Giorgio Lucas Editore, e Quante cose che non sai di me – Le 7 anime di Ligabue (2011) Arcana Edizioni. Uno (insieme a Ermanno Labianca) su Ben Harper, Arriverà una luce (Nuovi Equilibri, 2005) e uno su Gianna Nannini Fiore di Ninfea (Arcana Edizioni) che approfondisce il lavoro della musicista senese analizzando il suo impegno sociale, il suo rapporto con l'arte contemporanea, con la
letteratura e il cinema, ma soprattutto il suo essere donna controcorrente, da sempre.
Dal 2006 è Direttore Responsabile di Hitmania Magazine, periodico di musica spettacolo e culture giovanili.

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