Un impetuoso esploratore dalle umane passioni raccontato in modo sublime dall’estro e dalla penna elegante di Zweig, che oggi torna in libreria in una nuova e accurata traduzione.

Ferdinando Magellano, il 20 Settembre 1519, su mandato di Carlo V re di Spagna levò le ancore alle sue cinque navi dal porto di San Lucar de Barrameda, poco a nord delle Colonne d’Ercole, per inoltrarsi sulle profondità dei flutti oceanici. Sospinto da un’idea semplice quanto visionaria – raggiungere le Indie navigando verso occidente, attraverso un passaggio meridionale a quell’epoca presente solo nella fantasia di qualche geografo –, in quel giorno cominciò il più intrepido viaggio di scoperta della storia dell’uomo, l’impresa che consegnerà Magellano all’eternità: la circumnavigazione del globo, compiuta dal primo europeo a solcare le vastità sconosciute dell’Oceano Pacifico.

Dalla penna di Stefan Zweig, celebre romanziere e saggista del Novecento, il racconto avvincente di questa audace e tragica epopea, al seguito dell’uomo che l’ha compiuta sfidando i terribili marosi dell’Atlantico, i geli taglienti della Patagonia, le superfici torride dei mari asiatici, armato solo dalla grandiosità di una convinzione e dalla sconsideratezza dell’epoca delle grandi avventure europee, che lo porterà a perire violentemente su una spiaggia delle Filippine senza vedere compiuta la sua impresa.