Vichinghi. Storia degli uomini del Nord – Alberto Massaiu su Septem Literary
15 Giugno 2023

Recensione a cura di Cinzia Cogni

“I vichinghi” di Alberto Massaiu è un saggio incentrato sulla storia di questo antico popolo, che prova a  scindere le leggende e i miti, dagli eventi realmente accaduti.
Fin dai primi capitoli si intuisce una ricerca “certosina” e un profondo studio da parte dell’autore, nel cercare di spiegare in modo semplice e  accattivante, chi sono stati esattamente i vichinghi, dove vivevano, quali territori conquistarono, i loro usi e costumi, ma soprattutto l’influenza che hanno avuto sulle altre popolazioni con cui sono entrati in contatto.

Il popolo che noi comunemente definiamo vichinghi è quello dei normanni, da norseman, o uomo del nord. Il termine vichinghi deriva probabilmente dall’antico danese vik che significa baia. Per l’appunto i vichinghi erano quei normanni che abitavano nei grandi e gelidi fiordi che si affacciavano sul periglioso Mare del Nord. Erano esperti commercianti e guerrieri, dediti allo scambio di merci come alla pirateria.”

Leggendo questo saggio mi sono resa conto di quante inesattezze storiche sono ricchi i romanzi, le saghe,le serie tv o i film incentrati sui vichinghi, e quanto poco sappiamo della loro storia attraverso i secoli e dei mutamenti che hanno subito.
È giusto precisare per evitare fraintendimenti, che l’autore ha scelto due date precise per raccontare l’inizio e la fine dell’epoca vichinga, ricordando di due eventi importantissimi: il 793, l’anno del saccheggio dell’abbazia di Lindisfarne e il 1066, anno della sconfitta dei norvegesi a Stamford Bridge.
In questo lungo periodo furono i dominatori incontrastati dei mari d’Europa, navigatori esperti, pirati senza scrupoli, e, come ci ricorda Alberto Messaiu, “furono i primi a esplorare la Groenlandia e a stabilire un’insediamento in America settentrionale,  ben 5 secoli prima di Cristoforo Colombo…”
Ma non solo…i vichinghi erano pure ottimi guerrieri, le loro strategie di guerra erano avanzate, studiate nei minimi particolari, sia in mare che a terra, il che li rendeva invincibili (o quasi) e degni discendenti di Odino.

“Tutti questi mondi poggiavano sull’albero della vita Ygg-drasill, vero e proprio asse del cosmo. Tutti i regni risultavano visibili dal grande trono di Odino  padre degli dei -Alfoor- e divinità legate alla conoscenza e alla saggezza.”

Facile intuire come siano nate le leggende e i miti su di loro, perfino le imbarcazioni, o meglio le lang- skip, erano rivoluzionarie per l’epoca; le teste e le code di animali a prua e a poppa che servivano per incutere terrore ai nemici, erano considerati degli elementi di protezione per l’equipaggio, simili a totem magici, mentre in terra amica venivano rimossi.
Che fosse un popolo nato per combattere lo si capisce anche dalle armi e dalle armature sofisticate, e dalle tattiche di guerra che col tempo diventano sempre più geniali… la loro intelligenza era completamente rivolta nell’arte della guerra, da qui la loro forza e la fama rimasta invariata nei secoli.

“Il rapporto col cavallo invece,  appare controverso. I vichinghi scandinavi lo utilizzavano poco in principio, in quanto non potevano portare bestie nelle loro prime incursioni  esplorative del VIII secolo. Le cose cambiarono quando iniziarono a insediarsi, specialmente in Inghilterra…e Irlanda.
… Le cose cambiarono solo quando le genti scandinave si fusero con quelle franche in Normandia: lo spirito guerriero del Nord incontrò la tradizione carolingia del combattimento a cavallo…”

La sfera spirituale, la mitologia,  le tradizioni e i riti  che si tramandavano di generazione in generazione, avevano un peso importante nella loro vita quotidiana e tutte le storie legate a questi miti sono davvero uniche e affascinanti…ma quel mondo è destinato a sparire, nel momento in cui i vichinghi si lasciano contaminare dalla cristianizzazione, e anche se è un processo lento, porterà a un tale cambiamento culturale, che arriverà a rovesciare completamente il corso della storia.
Seguendo la linea temporale, l’autore ripercorre tutta l’epopea vichinga evidenziando gli eventi storici più importanti, ma senza tralasciare quelli meno noti; ricordando i vari eroi e le loro imprese, inserendo curiosità e aneddoti e rendendo di fatto più interessante la lettura; il tutto cercando di spiegare nel modo più semplice possibile i concetti più astrusi…un compito non facile, ma l’autore ci riesce perfettamente.
In questo saggio sembra che i vichinghi per Alberto Massaiu non abbiano davvero più segreti e l’intento di fare chiarezza su molti aspetti poco noti o controversi di questo antico popolo, a mio parere, è andato a buon fine… consigliatissimo! 

“I templi di Odino vennero bruciati, gli alberi di Thor distrutti, i boschi dedicati a Freya tagliati. Al loro posto sorsero chiese e cappelle, e perfino le pietre runiche vennero utilizzate in un’interessante miscela di vecchio e nuovo, per celebrare la vittoria del cristianesimo e ovviamente la gloria del dio araldo in terra.”

Link all'articolo: http://septemliterary.altervista.org/vichinghi-storia-degli-uomini-del-nord-alberto-massaiu/?fbclid=IwAR2tSJPUl71BFT2S6r5c_DGh2KqoVVCSky5TeAffPeDQ2qi3ApXpZ6VWHws