Sangue, burro e greggio. Dove va il mondo? Follow the “Dedollarizzazione”
23 Ottobre 2023

Ci sono eventi, complessi e multifattoriali, che cambiano il corso della storia, come la caduta dell’Impero Romano d’Occidente o la Guerra del Peloponneso, e la de dollarizzazione del mondo, è un processo forse meno visibile, ma non da meno.

Ne parla in maniera documentata e avvincente Giacomo Gabellini nel suo saggio De dollarizzazione Il declino della supremazia monetaria americana (Diarkos 2023), uno studio dettagliato sulla perdita di egemonia economica da parte dell’Occidente, arricchito da un inserto finale con grafici e tabelle.

Alla fine della Guerra Fredda, al dissolversi dell’Unione Sovietica, la superiorità economica e militare statunitense non era in discussione, ma si sa, ogni supremazia ha una fine, soprattutto se intanto “Il resto del mondo continua a pagare per l’esercizio della potenza americana permettendo agli Usa di dispiegare i cannoni e consumare burro”[1]. Il 75 per cento del mondo è infatti stufo della vampirizzazione da parte degli USA, una potenza arrugginita che ha “Un’economia deindustrializzata, terziarizzata, finanziariamente ipertrofica, sovra indebitata, gravata da pesanti squilibri strutturali e afflitta da inflazione perdurante”[2]. Le aree più popolose e produttive della terra sono stanche del ricatto Usa, per cui chi non si allinea alle scelte di convenienza della federazione dovrà essere oggetto di “missioni di pace” o castighi in ambito finanziario. “Il New York Times parlò apertamente (già dal 2015, riporta Gabellini, ndR) di qualcosa di simile a quanto accaduto un secolo fa, quando il dollaro soppiantò la sterlina”[3] riferendosi ai recenti tentativi di mettere ai margini la valuta di riserva mondiale.

I due contendenti al governo del mondo vedono quindi contrapposti da una parte “una sorta di G-7 allargato, popolato da circa un miliardo di persone, fortemente disomogeneo dal punto di vista degli equilibri commerciali e caratterizzato da una posizione finanziaria netta aggregata profondamente negativa” e dall’altra “la popolosa compagine Russia-Cina-India, al cui cuore vi sono i BRICS+ con un lungo elenco di stati pronto a rivendicare la propria sovranità monetaria e a sganciarsi dalla dipendenza dell’Occidente allargato”.

Eventi bellici come l’avvio dell’ “Operazione militare speciale” russa in Ucraina dal febbraio 2022, hanno velocizzato la rete di intese internazionali per mettere al bando la banconota verde. Gli Usa e molti illustri economisti davano per scontato che le sanzioni imposte a Mosca, avrebbero messo in ginocchio il gigante eurasiatico, l’effetto (collaterale per le amministrazioni ad Ovest) è stato invece quello di “imprimere una forte accelerata al processo di riposizionamento di Cina e Russia”[4]. Uno smacco clamoroso.

Link all' articolo: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-sangue_burro_e_greggio_dove_va_il_mondo_follow_the_dedollarizzazione/47311_51287/