Marani, un giornalista sportivo dotato di sensibilità e acutezza, si immerge in una ricerca scrupolosa per far emergere la storia umana e professionale di Arpad Weisz, un allenatore ebreo ungherese che ha lasciato un segno indelebile nel calcio italiano degli anni '20 e '30. Attraverso anni di dedizione e studio, l'autore porta alla luce la vita di Weisz, partendo dai suoi successi sportivi fino alla tragica deportazione ad Auschwitz insieme alla sua famiglia.
Il libro va oltre la mera narrazione degli exploit sportivi di Weisz, esplorando anche le sue vicende personali e familiari, rendendo omaggio alla sua figura e alla sua eredità nel calcio italiano. L’autore dipinge un ritratto vivido e commovente di Weisz, mettendo in evidenza la sua competenza professionale, la sua innovazione nel campo dell'allenamento e la sua umanità.
La prosa è coinvolgente, ben documentata, e guida il lettore attraverso il percorso dell’allenatore, dalla sua nascita in Ungheria fino alla sua tragica fine. Grazie a una ricerca approfondita e a testimonianze toccanti, il libro restituisce dignità e memoria a una figura che era stata ingiustamente dimenticata nel mondo dello sport
"Dallo scudetto ad Auschwitz" è un libro che suscita commozione e riflessione, spingendo il lettore a interrogarsi sulle tragedie del passato e sull'importanza di preservare la memoria storica. Marani ci ricorda che anche il mondo dello sport non è immune dall'orrore dell'antisemitismo e della discriminazione, e ci invita a non dimenticare mai.
Attraverso una lettura interessante per chiunque sia interessato alla storia del calcio italiano, e grazie alla maestria narrativa dell’autore, la storia di Arpad Weisz viene finalmente portata alla luce, strappata dall'oblio e resa immortale attraverso le pagine di questo libro.
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