Scrivere la recensione di una biografia è diverso rispetto a ciò che si scrive per un romanzo, ci sono però delle osservazioni che posso fare avendone lette alcune: ogni autore ha un suo stile, ce ne sono di più descrittive, particolareggiate ed avvincenti che si leggono come se fossero romanzi e altre più serie, da accademici che si leggono meno speditamente e che pur da amante della storia mi sono parse pesantucce.
La biografia della Penco su Caterina d'Aragona appartiene al primo tipo di "narrazione" e l'ho letta in pochi giorni con grande piacere ed interesse. Ho scoperto una figura di donna, oltre che regina, che pur nella mitezza dovuta alla buona educazione ricevuta, fu dotata di grande dignità, amata e apprezzata dal popolo, ambasciatrice in un tempo storico in cui alle donne non era concesso molto in termini di emancipazione, una donna coraggiosa che fu sempre coerente con il suo modo di vedere la vita e il matrimonio e che a causa delle sue idee pagò un prezzo elevato.
L'autrice ha saputo costruire una biografia che parte dall'infanzia di Caterina permettendoci di conoscere meglio la Spagna e chi furono i suoi genitori (Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia), due monarchi che traghettarono Il loro paese verso la modernità. Il quadro che ne esce è quello di una famiglia unita, i genitori si amavano e dalla madre Caterina imparò molto sul comportamento da avere nei confronti del proprio sposo e in generale verso la
Calarsi nell'atmosfera del tempo aiuta anche a comprendere Caterina e la sua interiorità, la sua essenza. In questo percorso ci sono riferimenti alle vicende politiche europee in cui entrarono a far parte molti protagonisti di un periodo storico affascinante. Ripercorrendo brevemente la storia inglese dalla conquista normanna fino ad Enrico VIII Tudor il lettore ha la possibilità di conoscere e comprendere meglio quale fu l'Inghilterra che Caterina trovò al suo arrivo sul suolo inglese.
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