L’ho letto più volte prima di parlarne, tanto mi ha colpita.
L’autore propone un esame dei grandi capolavori del nostro patrimonio artistico in modo dinamico ed innovativo. Al lettore senza preconcetti, dalla curiosità vivace e desideroso di guardare oltre la mera immagine, si aprirà un mondo inesplorato di simboli e significati. Nel passato l’arte rappresentava un mezzo di comunicazione impiegato dagli uomini facoltosi (spesso prelati) per tramandare conoscenze e messaggi ai posteri, oltre che uno strumento a loro futura memoria.
Alessio Atzeni, in un viaggio tra i dipinti e le sculture dei grandi maestri quali Caravaggio, Botticelli, Leonardo e Michelangelo, ci invita a ri-osservare ciò che sicuramente conosciamo (pensiamo a La Gioconda, La nascita di Venere, La primavera), solo così potremo apprezzare particolari che schiudono il genio di questi artisti. Artisti la cui biografia, peraltro, spesso si basa su fatti mai appurati, frutto piuttosto di supposizioni che, costantemente ripetute, si trasformano in false realtà. In barba alla classica concezione che vuole i nostri eccelsi artisti spesso maledetti e reietti, la maggior parte di essi apparteneva a famiglie altolocate, circostanza che consentiva l’accesso alle botteghe più prestigiose.
Un aspetto che personalmente ignoravo, per esempio, è la stretta connessione tra l’arte, la cultura ebraica e la massoneria: una miscela esplosiva, intrigante e coinvolgente!
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