“Da quando lo storico dell’arte piemontese Roberto Longhi ha fatto si che l’opera di Caravaggio riemergesse dall’oblio che era precipitata nel Settecento, contribuendone alla diffusione, rivalutandone tecnica e poetica, dando inizio a un’inarrestabile serie di studi che via, via sono andati in crescendo, facendo conoscere l’attività creativa di un artista straordinario, ma anche problematico dal punto di vista umano”. Sono alcuni passaggi che si leggono nel nuovo libro, da qualche giorno in libreria, del torinese professor antropologo: Massimo Centini, “Caravaggio. Luci e ombre di un artista maledetto”, pp. 284 ill. b/n edizioni Diarkos (foto copertina). Questo libro non vuole essere un’opera di storia dell’arte, ma una ricerca a trecentosessanta gradi che si avvale di ogni piccola traccia per ricostruire le vicende che, in pochi anni, hanno condotto Caravaggio dalle stelle alla polvere, dall’olimpo dell’arte celebrata alle patrie galere”.
Il libro, si sviluppa in diciotto capitoli e prende in considerazione il periodo tra il Cinquecento e il Seicento, indagando le vicissitudini, le opere, le luci e le ombre che hanno contribuito a rendere celebre il pittore italiano, cercando di discernere quanto ci sia di mitico e quanto invece appartenga alla storia. Le tracce e i frammenti della sua vita – dalle pitture immortali alla fedina penale, dai rigori della Controriforma alla poetica caravaggesca , dalla sofferenza psichica all’alchimia – vanno a comporre la visione globale di un uomo scevra da luoghi comuni, le cui manchevolezze non hanno minimamente offuscato la prorompente poesia che domina nelle sue opere.
“Un artista di straordinario talento che ha lasciato tracce incancellabili nella storia e nell’immaginario dell’arte mondiale. Al contempo, un artista dannato, maledetto, criminale, dalla vita avventurosa e continuamente contesa tra l’estenuante ricerca del bello e la violenza, tra l’insaziabile sete di vita e le istanze di morte. È Michelangelo Merisi al secolo Caravaggio, irrequieto pittore della prima modernità europea, nella cui esistenza si riflettono i travagli e le lacerazioni della propria cruciale epoca.
Nel 1951 gli ambienti di Palazzo Reale di Milano, ospitarono la grande mostra dedicata a Caravaggio e i caravaggeschi. Nei mesi dell’esposizione furono oltre quattrocentomila le persone che si precipitarono nelle sale del Palazzo Reale per ammirare un corpus di opere uniche, che da allora non sono mai più state riunite in una sola mostra. In compenso, sono state presentate in un gran numero di rassegne in tanti Paesi del mondo portando a milioni di visitatori a vedere le opere di questo grande pittore dannato, criminale, ma comunque di straordinario talento, le cui manchevolezze non hanno minimamente offuscato la prorompente poesia che domina nelle sue opere.
Il volume è strutturato cronologicamente. Vengono inseriti alcuni capitoli che hanno la funzione di approfondire una serie di tematiche collegate all’attività creativa e alla vita di Caravaggio. Prima della bibliografia, scrive Massimo Centini, è stato posto ”l’elenco delle Opere di Caravaggio, in ordine cronologico e tematico , fornendo al lettore la possibilità di una facile consultazione. Di ogni opera sono indicate il titolo, la data della realizzazione, la dimensione e luogo dell’opera in cui è conservata”. Anche la bibliografia relativa a Caravaggio è immensa: agli studi scientifici bisogna poi aggiungere i cataloghi delle mostre, più delle volte contengono saggi compilati da studiosi che sono importanti.
L’autore, nella nota di presentazione della bibliografia spiega che è impossibile in questa pubblicazione riportare il tutto, quindi si è stati limitati a indicare i testi consultati accanto ad altri per così dire “ fondamentali”, quando si avvicina all’opera del grande artista lombardo. L’argomento viene trattato da un esperto come Massimo Centini, che ha all’attivo molti libri, quindi la dimestichezza nel trattare questo grande personaggio come Caravaggio uomo da mille sfaccettature, ma che ha lasciato una traccia indelebile nell’arte del suo tempo: il Barocco.
Un ottimo libro per le imminenti vacanze estive.
Autore
Massimo Centini, è stato docente di Antropologia culturale e ha insegnato Storia della criminologia ai corsi organizzati dal Mua (Movimento universitario altoatesino) di Bolzano. Attualmente insegna presso la Fondazione Università Popolare di Torino. Ha pubblicato numerosi saggi con Mondadori, Piemme, Rusconi, Newton & Compton, Yume, Xenia, San Paolo e altri. Alcuni dei suoi volumi sono stati tradotti in varie lingue. Per Diarkos ha pubblicato Storia dell’Inquisizione(2021) e Storia della criminologia e dei metodi investigativi (2022).
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