Massimo Centini ci racconta l’artista più irrequieto e controverso della storia: Caravaggio
15 Luglio 2024

Un artista di straordinario talento che ha lasciato tracce incancellabili nella storia e nell’immaginario dell’arte mondiale. Al contempo, un artista dannato, maledetto, criminale, dalla vita avventurosa e continuamente contesa tra l’estenuante ricerca del bello e la violenza, tra l’insaziabile sete di vita e le istanze di morte. È Michelangelo Merisi, al secolo Caravaggio, irrequieto pittore della prima Modernità europea, nella cui esistenza si riflettono i travagli e le lacerazioni della propria cruciale epoca.

All’artista originario di Milano (1571-1610) lo scrittore torinese Massimo Centini ha dedicato la sua ultima fatica letteraria: Caravaggio. Luci e ombre di un artista maledetto. Il libro offre una dettagliata e appassionante analisi della vita e dell’opera del grande maestro, riuscendo a far emergere tutta la sua complessità e genialità artistica. Inoltrandosi tra Cinquecento e Seicento, Centini indaga le vicissitudini, le opere, le luci e le ombre che hanno contribuito a rendere celebre l’artista italiano, cercando di discernere quanto ci sia di mitico e quanto invece appartenga realmente alla storia, seguendo tracce e frammenti – dalle pitture immortali alla fedina penale, dalla creatività alla Controriforma, dalla patologia mentale all’alchimia – che andranno a comporre la visione globale di un uomo, scevra da luoghi comuni, le cui manchevolezze non hanno minimamente offuscato la prorompente poesia che domina nelle sue opere.

Nonostante i numerosi scandali di cui è stato protagonista, Caravaggio ha lasciato un segno indelebile nell’arte mondiale, diventando un’icona della pittura barocca e uno dei più grandi talenti della storia dell’arte. Le sue opere, con la loro espressività e realismo straordinari, testimoniano la sua genialità nel catturare l’essenza dell’umanità attraverso la pittura.

Massimo Centini, laureato in Antropologia culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, ha lavorato con università e musei italiani e stranieri. Attualmente collabora con la Fondazione Università Popolare di Torino dove è titolare della cattedra di Antropologia culturale; tiene anche corsi presso il MUA – Movimento Universitario Altoatesino – di Bolzano. Ha pubblicato numerosi saggi con Mondadori, Piemme, Rusconi, Newton & Compton, Diarkos, Xenia, San Paolo, Yume.

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