Un’alternativa al rock’n’roll dei giovani bianchi, la musica soul nasce nel profondo sud degli Stati Uniti come forma di celebrazione. Fine anni Cinquanta, sullo sfondo una presidenza avulsa che ha reso la borghesia protagonista indiscussa, si fa sempre più forte il bisogno di un megafono nuovo che possa parlare di autoaffermazione attraverso suggestioni diverse, sperimentando nuove sonorità che intrecciassero jazz, blues e gospel. Proprio dalle ultime due ha assimilato quegli aspetti che legano la parola satura di emotività all’impegno sociale, quello che in definitiva ha fatto del soul la manifestazione compiuta della black music. Due decenni nei quali questo sound ha saputo contaminarsi attraverso dei matrimoni artistici con psichedelia, elettronica, hip hop, country e punk generando delle derivazioni sonore che vanno dal funk, al northern soul fino alla discomusic. Anche quando ha lasciato la scena per far spazio ad altre sonorità, il soul non ha mai smesso di essere un’ispirazione per tutta la cultura musicale successiva.