La burrascosa storia della biro

Il titolo è di per sé esplicativo: "La straordinaria storia della penna a sfera. da László Bíró all’impero BIC". È il nuovo libro scritto da Giulio Levi per i tipi della casa editrice Diarkos, da oggi in libreria e online.

Si parte dalla descrizione della penna a sfera, oggetto diventato un'icona dei nostri tempi, ma dal valore irrisorio, poche decine di centesimi di euro:"un tubicino esagonale di plastica trasparente, con dentro un altro tubicino di plastica pieno di un liquido pastoso, nero o di un altro colore. All’estremità è infilato un piccolo cono di ottone sul cui apice è incastonata una piccolissima sferetta di metallo che, fatta scorrere su un foglio di carta, lascia una traccia che non macchia, perché si asciuga subito".

La sua semplicità e il suo uso quotidiano - afferma l'autore - nascondono però la storia di un’invenzione tutt’altro che scontata, di portata mondiale e rivoluzionaria per la vita di tutti i giorni. Una vicenda burrascosa e affascinante di ingegno e determinazione iniziata in Ungheria all'inizio degli anni Trenta, che si dipana attraverso intrighi commerciali, battaglie legali e mosse spregiudicate in uno scenario intercontinentale con lo sfondo delle leggi razziali e della Seconda guerra mondiale, e si prolunga fino ai giorni nostri.

Autore di libri e racconti per giovani, Giulio Levi è un medico specializzato in Neuropsichiatria, impegnato nella ricerca scientifica, membro del Consiglio scientifico della Enciclopedia dei ragazzi dell’Istituto dell’enciclopedia italiana Treccani.

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