Dentro e fuori dal ring, 35 pugili da film - Il Giornale.it
27 Dicembre 2022

Quando la boxe passa da Noble art a Nobel art la leggenda si intreccia con la realtà, l'arte nobile diventa davvero Nobel perché in qualche modo ha lasciato l'impronta, la fantasia diventa sentimento, emotività, incredulità, bellezza di un racconto quasi non fosse mai accaduto anziché essere appassionante realtà. Nobel art è il punto di partenza di Le leggende della boxe (editore Diarkos, euro 19), storie di campioni dentro e fuori il ring narrate da Fausto Narducci, cronista di sport nobili, come boxe e atletica, che per anni ne ha scritto sulla Gazzetta dello sport: talune vivendole in presa diretta. Da decenni diciamo che la boxe rimane sport di antica tradizione, certo, ma destinato a spegnersi come una candela senza ossigeno. Ma, da decenni, non ci stanchiamo di leggere appassionanti racconti sugli stessi personaggi, di tanto in tanto innervati da nuovi protagonisti. È il segreto di storie che non stancano mai perché possiedono sempre un particolare in più, uno sguardo diverso.

Così stavolta. Siamo ricascati nel gusto del non staccare gli occhi da racconti che parlano di Alì e Liston, Marciano e Robinson, Griffith e Hagler, Chavez e Holyfield, De La Hoya e Pacquiao. Boxe e atletica, pugni e corse possiedono la bellezza del colpo del ko: cos'altro sono i 100 m. piuttosto che un salto al cospetto di un pugno che stende? L'effetto è lo stesso, con qualche livido in meno. E vale un effetto da ko risfogliare vita, miserie, nobiltà, perdizione e redenzione di 25 campioni stranieri e 10 italiani.

 

Non di soli pugni vivono i libri sulla boxe: sono romanzi che valgono sceneggiature da film. Qui ritroviamo, spiegato ad un giornalista impacciato, il rifiuto di Ali nel sentirsi chiamare Clay. Oppure l'antica lotta del nero contro il bianco nelle vicende di Jack Johnson. Riscopriamo appassionanti classifiche del ring.

Si racconta di Henry Armstrong, miglior maestro dell'arte nobile, di Joe Louis vero bombardiere dei massimi. Si toccano gli eccessi di Monzon, la grandezza sottovalutata di Holmes, i Fabolous four degli anni 80: Leonard, Hagler, Roberto Duran e Tommy Hearns. Si rileggono le tre sfide fra Ali e Frazier, si elegge Canelo Alvarez ultimo re dei nostri tempi. Si modellano talento e gloria di 10 nostri campioni: da Carnera a Benvenuti, a chiudere con Parisi. E se un libro omaggia questo mondo, è sempre il benvenuto.

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