LIBRI, MUSICA I BEATLES RACCONTATI DA PAOLO BORGOGNONE - MaryNowhere
6 Novembre 2023

L’autore romano rievoca la parabola dei Fab Four in un volume edito da Diarkos

In questo inizio di novembre, caratterizzato dal clamore per l’uscita di Now and Then, “l’ultima canzone dei Beatles”, ho terminato la lettura del corposo volume di Paolo Borgognone , “Beatles – Il mito dei Fab Four”, uscito di recente (a fine agosto) nella collana “Ritmi” della casa editrice Diarkos.
Posto che sui Quattro esistono già migliaia di pubblicazioni, il quesito è inevitabile: ha senso scrivere ancora libri su di loro? La risposta offerta dallo scrittore, ovviamente, è affermativa e si basa su due argomentazioni. La prima che è che John, Paul, George & Ringo sono la musica: come Presley e Dylan essi, a detta dell’autore, “rappresentano un archetipo, un pilastro sul quale si regge tutto ciò che è venuto dopo, ogni ramificazione del fenomeno culturale, politico e di intrattenimento che ruota attorno alle sette note”.

Pertanto, nonostante i fiumi di inchiostro già spesi e gli innumerevoli libri già pubblicati, a quanto pare c’è ancora molto da dire e lo dimostra il fatto che, proprio in questi giorni, i Fab Four siano al centro dell’attenzione dei media e oggetto di accese discussioni sui social per via della release del singolo (operazione criticata da molti) e del videoclip di Now and Then (che invece pare abbia messo d’accordo quasi tutti). Forse anche perché, come Borgognone osserva nell’introduzione del volume, la loro parabola artistica, più di quella di ogni altra band, rappresenta l’evoluzione della vita umana, in cui l’Amore, in tutte le sue sfaccettature, è la forza che muove ogni azione… All You Need Is Love lo hanno detto loro, dopotutto.
Ampliando l’assunto dello scrittore, la storia dei Beatles potrebbe essere vista come metafora della vita umana, sia pure condensata in una quindicina d’anni, quelli dell’effettivo sodalizio del gruppo. Essi hanno mosso i “primi passi” con l’incontro tra Lennon e McCartney nel 1957 per poi giungere ai primi singoli e al full-length di esordio, in cui le canzoni d’amore si rivolgevano per lo più all’immaginario dei teenager.

Album dopo album, l’acquisizione della maggiore consapevolezza che conduce all’età adulta è rappresentata dal passaggio dall’era della Beatlemania alla decisione di non esibirsi più dal vivo e dal volgersi della loro ispirazione verso temi anche al di fuori della sfera sentimentale con un album come “Revolver”. L’afflato psichedelico che abbraccia il cosmo emerge in brani quali All You Need Is Love e Across The Universe, mentre le esperienze indiane si riflettono, in parte nel “White Album”, dove prevale la tendenza ad essere meno uniti di prima nella composizione dei brani. I dissapori all’interno della band, come sovente accade quando un rapporto affettivo entra in crisi, vengono testimoniati dalla lunga e difficile genesi di “Abbey Road”. E la conclusione dell’esperienza come quartetto è simboleggiata un brano emblematico, quasi un epitaffio alla loro carriera: The End. Che non è, esattamente, l’ultima canzone del gruppo, come ben sappiamo, ma dona all’umanità un messaggio lapidario, un lascito definitivo: alla fine, l’amore che ricevi è uguale all’amore che dai. Che questo sia un omaggio alla Legge dell’Attrazione o una considerazione maturata dal solo McCartney, poco importa: in the end the love you take is equal to the love you make è un’affermazione che racchiude – forse – tutto il senso dell’esistenza.

Il secondo elemento che, secondo Bergognone, depone a favore della necessità di indagare nuovamente il percorso musicale e personale dei quattro ragazzi di Liverpool è l’idea che conoscere la loro storia significa ripassare alcuni momenti chiave della storia del Novecento. E sicuramente uno degli aspetti maggiormente apprezzabili nel saggio è quello dell’accurata ricostruzione storica, che aiuta a comprendere il contesto sociale in cui si realizzò l’ascesa al successo della formazione. Per entrambe le ragioni, dunque, il libro non si rivolge ai “superesperti”, ma a chi si vuole accostare, anche da neofita, al fenomeno Beatles: alle giovani generazioni, dunque, ma anche a chi li conosce superficialmente e vuole approfondirne la biografia e le complesse vicende che fanno da sfondo alla loro discografia.

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