Maria Antonietta, una normale vita straordinaria di Stefan Zweig - SoloLibri
8 Febbraio 2024

Torna, edita da Diarkos e tradotta in italiano da Francesco Vitellini, la biografia di Maria Antonietta scritta da Stefan Zweig nel 1932.

Maria Antonietta, una normale vita straordinaria (Diarkos, 2024, traduzione di Francesco Vitellini) è una biografia sulla regina decapitata durante la Rivoluzione francese scritta da un autore altrettanto normalmente straordinario, Stefan Zweig, che in un volume di oltre quattrocento pagine verga con lirismo l’appassionante storia di una donna al tempo stesso celebre e poco nota.
Nei numerosi capitoli, ciascuno dedicato a un particolare periodo della vicenda, lo scrittore segue la vita della consorte di Luigi XVI partendo dalla sua infanzia e accompagnandola fino alla sua esecuzione capitale.

Figlia minore dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, la piccola Maria Antonietta è presto destinata a diventare la sposa del Delfino di Francia, futuro Luigi XVI.
Il ritratto dei primi anni della futura sovrana, nata nel 1755, non è tra i più lusinghieri. La bambina è sveglia, ma poco propensa ad affrontare letture impegnative o studio approfondito. Sposa neanche quindicenne, scopre presto di essere poco compatibile con il quasi coetaneo futuro re di Francia e mal sopporta un vincolo matrimoniale gravato per diversi anni dell’impossibilità da parte di Luigi di consumare. Zweig si sofferma sulla apparente leggerezza di Maria Antonietta, determinata forse dalla sua forte solitudine interiore.
Il racconto procede quasi come un avvincente romanzo e via via l’autore racconta della relazione tra la regina e il nobile diplomatico svedese Hans Axel di Fersen, sostenendo con certezza che i due fossero amanti attraverso l’analisi del diario dell’aristocratico.
Il celebre caso della truffa della collana è un altro capitolo spiegato minuziosamente da Zweig.

Nei capitoli dedicati alla Rivoluzione francese e alla seguente caduta agli inferi di Maria Antonietta, Zweig raggiunge livelli di alto lirismo trasformando la capricciosa regina in un’eroina disperata e quasi consapevole del suo futuro martirio, sottolineando la disumanità di molti capi della rivolta.
La biografia scritta da Zweig è minuziosa, attenta e avvincente oltre che accattivante come stile, malgrado sia stata scritta oltre novanta anni fa.

Da apprezzare lo stile di Stefan Zweig, scrittore eclettico di lingua tedesca, autore anche di interessanti romanzi tra cui Angst (in italiano tradotta come Paura) che ispirò un celebre film di Roberto Rossellini.

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