Tre libri di intellettuali marxisti - La Città Futura
26 Febbraio 2024

Recensiamo in un’ottica marxista tre interessanti volumi che ci hanno gentilmente fatto avere i loro autori e che dimostrano come, nonostante il periodo buio che attraversiamo, la visione del mondo marxista resti l’unica reale alternativa all’ideologia dominante, espressione del blocco sociale al potere.

Il libro di Vladimiro Giacché, HegelLa dialettica. Introduzione al pensiero hegeliano, Diarkos, è stato già molto favorevolmente recensito da chi scrive su questo settimanale. Il libro ha il grande pregio di spiegare nel modo più chiaro e comprensibile possibile, in poche densissime pagine, gli aspetti fondamentali della filosofia di Hegel, senza concessioni all’ideologia dominante. Dal momento che la prima edizione è andata meritatamente esaurita in tempi rapidi, ne è stata pubblicata una seconda edizione rivista e accresciuta che qui segnaliamo, ottima occasione per chi non avesse fatto in tempo ad acquistare la prima.

La seconda edizione è comunque ancora migliore della prima e riesce a rendere la concezione del mondo di uno dei massimi esponenti della storia della filosofia, un autore notoriamente estremamente complesso, abbordabile anche a un pubblico di non specialisti, senza mai banalizzare e mantenendo sempre un ammirevole rigore espositivo. È stata ampliata la parte antologica molto valida per quanto riguarda le opere di Hegel, più discutibile per quanto concerne la scelta della letteratura secondaria. Nonostante si tratti di una introduzione all’opera, il libro risulta molto interessante e certamente significativo anche per chi, come l’autore di questo articolo, ha studiato per molti anni l’opera di Hegel. Peraltro, ponendo giustamente al centro la dialettica, l’aspetto più rivoluzionario della filosofia hegeliana, il libro favorisce una migliore comprensione anche della filosofia di Marx e di una parte decisiva del marxismo che ha fatto tesoro del “metodo” dialettico.

In conclusione il libro di Giacché è una ulteriore dimostrazione di quanto osservava Marx, cioè che “l'anatomia dell'uomo è una chiave per l'anatomia della scimmia”. In altri termini solo da una prospettiva superiore marxista è possibile intendere realmente la grandezza e l’attualità del pensiero di Hegel in particolare e della dialettica in generale. Perciò l’unico neo di questo, peraltro prezioso libro, è la scelta degli autori da antologizzare nella sezione dedicata alla “Critica”, cioè agli studi su Hegel che dovrebbero consentire di approfondire la riflessione di Giacché. Il problema è che la scelta di autori che non interpretano Hegel da un superiore punta di vista marxista non fornisce degli spunti di lettura che consentano realmente di approfondire il ragionamento sull’importanza decisiva della dialettica e sulla attualità della filosofia di Hegel per chi intende non solo comprendere, ma anche rivoluzionare l’esistente.

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