Recensione del libro “I Maldini” di Alessandro Ruta - Pagine di Sport
25 Aprile 2024
Recensione di Davide Lugli
I Maldini è probabilmente quel libro di storia che non dovrebbe mancare in nessuna libreria. Storia, si, perché ripercorre le gesta di una dinastia calcistica che ha accompagnato e cambiato i tempi, forse letteralmente anche le regole del gioco, senza essere mai banale e che introduce il lettore non solo alla scoperta della genesi di uomini diventati calciatori di caratura mondiale, ma anche e soprattutto del mondo in cui vivevano che porta con sé forti significati per meglio comprendere il loro successo attraverso quasi un secolo di storia non solo sportiva.
Ruta, con il suo libro “I Maldini, una questione di famiglia”, Diarkos Editore, racconta con maestria le gesta dentro e fuori dal campo della famiglia Maldini, partendo da Trieste e dal piccolo Cesare mancato odontoiatra, passando da Paolo e finendo con Daniel e la loro Milano. Riesce quasi a far sentire gli odori nella descrizione dei luoghi, la malinconia di quegli indimenticabili anni dove si svolgono gli avvenimenti più importanti che portano alla leggenda la dinastia dei Maldini. Non solo calcio, perché tutto intorno c’è lo sfondo di una Milano, in particolare, e dell’Italia intera che cambiano mentre i Maldini diventano un punto di riferimento delle due, fondamentali, rifondazioni del Milan oltre che della nazionale italiana stessa, prima come giocatori e svestiti questi panni con ruoli di tecnici e dirigenti. Il loro vivere di calcio si lega indissolubilmente all’epopea della squadra rossonera, sarebbe impensabile sostenere il contrario, della quale il loro cognome è come un minimo comune denominatore.
Dalla polvere, al quasi fallimento, fino ad essere i re d’Italia, d’Europa e del Mondo intero. L’autore ci porta a fare un giro nella storia e nei ricordi, alternando il calcio in campo alla virtuale passeggiata nei luoghi che hanno segnato la loro epopea. Un lavoro di ricerca certosino che sfocia in un racconto in cui gli aneddoti, e talvolta un po’ di sana ironia che non guasta mai, non rendono mai noioso l’avanzare delle pagine. La descrizione minuziosa dei personaggi, del loro carattere e i loro forti significati nell’interazione con i Maldini, permette a chi legge di immedesimarsi nella situazione descritta come fosse presente durante lo svolgersi degli eventi raccontati. Le sliding doors che portano il Milan ad essere la squadra di caratura mondiale che tutti conosciamo sotto la presidenza di Berlusconi e la nazionale di Bearzot a diventare campione del mondo, non potrebbero essere meglio descritte in un libro che per l’80% è fatto di pathos e per il restante 20% di storia di calcio. Le emozioni dei protagonisti e i loro sogni, anche le loro debolezze, sono al centro di tutto, sono il classico filo invisibile che porta poi all’interazione con i risultati del Milan e della nazionale italiana, dalla gloria delle vittorie alle sconfitte più brucianti e che ancora oggi fanno presto a far passare un uomo dall’essere un campione ad essere, appunto, soltanto un uomo.
Ma i Maldini di umano non hanno proprio nulla, anzi. Sono una famiglia che ha caratterizzato lustri nel mondo del calcio, dentro e fuori dal campo, e che porta legato al proprio cognome trionfi costruiti con sacrificio e abnegazione, oltre a momenti di buio totale e dolorose sconfitte. Il libro di Ruta è il giusto riconoscimento alla grandezza della storia di questa famiglia. È Il meraviglioso lavoro di un giornalista che ha raccolto e saputo miscelare una quantità di informazioni e aneddoti di cui forse nemmeno il più grande appassionato di calcio è a conoscenza, senza trascendere mai nel mero racconto o riassunto delle imprese sportive, descrivendo il momento, ciò che c’era nel cuore e nella mente di Cesare, Paolo e Daniel, i luoghi che hanno caratterizzato il loro normale vivere oltre a tutti gli attori protagonisti di questa cavalcata, come fossero loro a raccontare la proprio storia, dentro e fuori dal campo, senza mai limitarsi alla mera cronaca sportiva. Un viaggio di ricordi, dal vissuto recente e passato, dal mondo di oggi a quello ormai scomparso, in cui i Maldini hanno vissuto, costruito i loro successi e durante il quale sono, giustamente, diventati leggenda.
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